Misoginia cattolica
“La concezione unilaterale del matrimonio come istituzione per la procreazione, la totale esclusione della componente personale dell’atto matrimoniale, la tendenza a reprimere la sessualità portano Agostino a postulati quali: lo sguardo cristiano deve sempre essere rivolto alla vita eterna, quanto più egli ama ciò che è immortale, tanto più fortemente dovrà odiare ciò che è caduco. Perciò il marito cristiano detesta il legame mortale e si rivolge a ciò «che può entrare in quel regno». A questo fine il marito deve cercare di plasmare la propria moglie. «Egli ama in lei il suo essere umano e odia il suo essere donna». (De sermone Domini in monte 1, 15 e 1, 14)”. Da Uta Ranche-Heinemann, Eunuchi per il regno dei cieli, Rizzoli.
“Alberto Magno nutriva un profondo disperzzo per le donne. Egli afferma: «La donna è meno consona alla moralità[dell’uomo]. Poichè la donna ha in se più liquidità dell’uomo, e caratteristica del liquido è quella di ricevere facilmente e di trattenere male. Il liquido è un elemento facilmente mutevole. Perciò le donne sono volubili e curiose. Quando una donna ha un rapporto con un uomo, è molto probabile che desideri giacere al tempo stesso anche con un altro uomo. La donna non è affatto fedele. Credimi, se tu le dai fiducia, sarai deluso. Credi a un maestro esperto. Per questo gli uomini avveduti rendono partecipi il meno possibile le loro mogli dei loro progetti e delle loro azioni.La donna è un uomo malriuscito e rispetto all’uomo ha una natura difettosa e imperfetta. Perciò è insicura. Quello che non riesce ottenere da sola, cerca di raggiungerlo con la falsità e con inganni demoniaci. Perciò, per farla breve, l’uomo si deve guardare da ogni donna, come da un serpente velenoso e da un demonio cornuto». “. Da Uta Ranche-Heinemann, Eunuchi per il regno dei cieli, Rizzoli.