Itinerari - La via primitiva Portirone - Parzanica
La via primitiva Portirone - Parzanica | ||
Il Portirone è la riviera di Parzanica, in fase di recupero, dopo anni di abbandono.Dal piazzale adiacente la strada costiera, dove sono ancora visibili i vecchi mulini la casa del mugnaio, con interessanti affreschi, si arriva facilmente all’imbocco della primitiva mulattiera, con il fondo in acciottolato, interamente percorribile, che porta in quota, sino a Parzanica. | ![]() |
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Chi la percorre si trova immerso nei terrazzamenti che portano ancora le testimonianze delle antiche colture dell’ulivo, dei gelsi e della vigna. La prima tappa, all’altezza della cascata, è la chiesa di S.Gottardo, simbolo di una presenza monastica dei cluniacensi (riforma di Cluny in chiave tedesca). Alla frazione Spìlga (con gelseti che ci riportano al- la coltura del baco da seta), l’antico percorso incrocia la nuova strada. Appena pi˜ avanti, in zona Piasöi, si possono vedere antichi gradini di pietra, integrati nel muro di sostegno. La mulattiera prosegue verso l’Acquiaiolo, dove esisteva una sortia (sorgente) importante e dove sorge ý Cristinelli (chiamata simbolicamente La Cà). Si arriva alla chiesa di S.Mauro, costruita sui resti di un’antica santella, giý dedicata a S.Mauro, che ricorda la presenza monastica cluniancense lombarda. Nella piazza, attualmente sepolta, esiste una vecchia pila: pietra usata per la macina delle granaglie. Si prosegue verso Parzanica, attraversando il vecchio abitato dell’Acquaiolo dove si possono vedere i resti dell’antica torre ghibellina.
La strada, appena fuori dall’abitato, si biforca. A sinistra la via porta a Casaröla, con l’antico mulino e la segheria, con il tracciato pi˜ antico della via di comunicazione verso Parzanica vecchia (Vil e Usì). A Vil è possibile ristorarsi all’agriturismo Freschèra. Sulla destra la strada porta all’abitato di contrada Gàe, dove è ancora visibile una pila e dove, fino a pochi anni fa esisteva un affresco attualmente crollato con il muro che lo ospitava. Si prosegue verso l’alto e, superate le fontane, si arriva a Cà Rossa, antica sede di un’opera pia per le emergenze (peste colera ecc.). Qui la mulattiera, dopo una curva a gomito, si inerpica sino ad una sortÏa, che rappresentava un luogo di sosta per chi, affardellato, dal Portirone si recava a Parzanica. Appena più sopra una santella e il cimitero, con la “piana dei giochi”, antistante l’antica chiesa parrocchiale del 1512 e l’antico cimitero. Nella “piana” si teneva l’assemblea dei capifamiglia sui problemi della comunitý: un’usanza durata sino alla fine del ‘700. La strada finisce sul sagrato della parrocchiale attuale, al fianco della quale c’era la “giasèra” pubblica, ossia un pozzo nel quale veniva custodita la carne. |
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